Ottobre è un mese in cui dobbiamo prenderci cura in modo particolare del fegato.

Il cambio di alimentazione (clicca per approfondire) dovuto al freddo che sta arrivando in questa stagione fa si che il fegato debba smaltire un surplus di cibi più ricchi di grassi, di zucchero e spesso conservati.

Oltre a questo, il freddo porta con se le prime forme influenzali e i primi acciacchi di stagione, pertanto il fegato entra in contatto con i principi attivi dei farmaci assunti per combattere le varie malattie.

Questi sono i principali motivi per cui il fegato si trova a dover eliminare una grande mole di tossine attraverso una serie di reazioni chimiche, attraverso le quali queste sostanze nocive sono trasformate in composti solubili in acqua, che possono essere espulsi per via renale oppure intestinale.

Quando questi prodotti di scarto sono eccessivi, il sistema epatico rischia di trovarsi ad affrontare un surplus di lavoro e spesso compaiono bruciori, acidità, colorito giallastro, dolori addominali, travasi biliari, evacuazione irregolare, urine scure e infiammazioni

È per questi motivi che ottobre è un mese particolare in cui prestare maggiore attenzione al fegato possibilmente sostenendolo con prodotti naturali quali:

  • Estratti d’uva e rabarbaro: se ci si ammala spesso o si hanno problemi digestivi, può essere di aiuto il Vitis Vinifera che aiuta a depurare in profondità i tessuti epatici. Normalmente bastano 40 gocce di prodotto macerato due volte al giorno lontano dai pasti, in mezzo bicchiere d’acqua per due settimane. In questo modo si rinforzano le difese immunitarie, si previene l’ittero e la debolezza, e si eliminano meglio i prodotti di scarto che rendono più vulnerabili ai batteri e alle malattie in genere. Se il problema è eccessiva debolezza o coliche si può provare un integratore a base di rabarbaro che ha proprietà tonificanti per il tessuto epatico, antinfiammatorie per il duodeno e regolarizzano le secrezioni biliari.
  • Il cardo mariano: grazie al suo componente attivo, la silimarina, che stimola il rinnovamento dei tessuti del fegato e si dimostra efficacissima negli avvelenamenti acuti causati dai funghi velenosi. Il suo effetto rigenerante sul fegato rende il cardo mariano un utile alleato per il fegato in questa stagione per chi soffre di cirrosi o epatite, durante o dopo l’assunzione prolungata di farmaci, per chi consuma molto alcool (clicca per approfondire) e per i fumatori.

Per ottenere dei buoni risultati si consiglia di assumere 20 gocce di tintura madre di cardo cariano tre volte al giorno, mezz’ora prima dei pasti, oppure sostituire la soluzione alcolica con capsule contenenti estratto secco.

Un altro ottimo rimedio è il decotto di cardo mariano da assumere dopo i pasti: far bollire 10 g di cardo mariano (pianta intera) in 200 g d’acqua per 10 minuti. Filtrare, lasciare intiepidire e bere subito.

Un’alimentazione sana è importante.

Quando mangiamo troppo costringiamo il fegato a un lavoro eccessivo e può capitare che si verifichino dei malfunzionamenti nell’organismo. Un’alimentazione sana ed equilibrata, ricca di antiossidanti (leggi anche “Antiossidanti: una efficace protezione contro il raffreddore“) , aiuta il fegato a liberarsi delle tossine, formatesi a causa di farmaci, alcol, caffeina, residui del metabolismo, diossina, sostanze inquinanti. Importante è assumere regolarmente buone quantità di vitamina A, vitamina C e vitamina E (clicca per approfondire) che si trovano soprattutto nella frutta, nel pesce, nella verdura e nei cereali integrali.

fegato_cura

Ci sono poi alimenti utili per il fegato grazie alle loro qualità disintossicanti ed epato-protettrici come ad esempio:

  • Carciofo: la cinarina che contiene depura la ghiandola e riduce il livello del colesterolo “cattivo” e dei trigliceridi. Inoltre, aumenta il flusso biliare contrastando la stipsi. Da mangiare 4-5 volte a settimana, in autunno e in inverno, preferibilmente crudo e condito con olio d’oliva extravergine.
  • Limone: contiene grandi quantità di antiossidanti, come la vitamina C e gli antocianosidi, in grado di depurare e proteggere le cellule del fegato, favorendone la rigenerazione. Bere una spremuta di limone al dì, anche per lunghi periodi, diluendola con acqua se l’acidità dell’agrume è troppo intensa.
  • Mela: contiene triterpenoidi che prevengono il tumore al fegato. Inoltre, sono presenti vitamina C disintossicante e piruvato che favorisce l’eliminazione dei grassi in eccesso. Due mele al dì, bio e con la buccia, sono la quantità necessaria per assumere sostanze salva fegato a sufficienza.
  • Orzo: l’orzo disintossica le cellule del fegato; svolge un’azione disintossicante ed emolliente nei disturbi dell’apparato digerente, quindi anche del fegato; è inoltre rinfrescante e leggermente lassativo. Per sfruttare al meglio il suo valore nutrizionale, utilizzare i chicchi integrali o l’orzo solubile pregermogliato (adatto per preparare una gradevole bevanda).
Riccardo Buzzi

Fondatore di Into the Fitness e mi occupo della gestione di tutta la parte tecnica, commerciale ed organizzativa; ovviamente supportato da collaboratori di primo piano! Un lavoro, il mio, nato per caso, che mi ha portato ad abbandonare quasi del tutto la mia precedente attività di consulente immobiliare. Da tempo, infatti sentivo l’esigenza di riunire sotto un unico “cappello” un team di professionisti seri e preparatissimi che potesse fare chiarezza in un mondo, quello del fitness e dell’alimentazione, ricco di ignoranza e convinzioni sbagliate. Fin da piccolo lo sport ha fatto parte della mia vita, ho praticato e pratico tutt’ora diverse discipline tra cui ginnastica artistica, palestra, pesistica, Kickboxing, Thai Boxe…e chi più ne ha più ne metta. Ultimamente ho scoperto l’allenamento funzionale, o come piace dire a molti Functional Training. Mi sono talmente appassionato che nel corso del 2014 ho deciso di iscrivermi al corso tenuto da FBI – Fitness Best Innovation, ed ottenere così il diploma di Istruttore di Functional Training con specializzazione Kettlebell, Sandbag, Bilancieri, Bosu e corpo libero. A breve completerò il percorso con il TRX. Da buon bolognese che si rispetti la mia seconda passione è la cucina, e vivere in questa città non è il massimo per chi cerca di seguire una sana alimentazione…perché si sa…Bologna è anche chiamata “La Grassa”. Ma non mi arrendo e cerco di fare convivere tortellini e lasagne con uno stile di vita “light”! E vi dirò…non è poi così difficile…ogni volta che mi viene un dubbio…posso sempre rivolgermi ad uno dei nostri professionisti!