Il cibo non è solo nutrimento, ma è un punto di riferimento importante nella nostra giornata; nessuno è in grado di rimanere distaccato emotivamente di fronte al cibo.

I nostri gusti di oggi dipendono molto da come i nostri genitori ci hanno presentato quel dato alimento. Spesso si sentono persone che odiano quel cibo a tal punto da non riuscire nemmeno a sentirne l’odore soltanto perchè nella loro infanzia è forse capitato che la mamma volesse assolutamente che lo mettessero in bocca… come fosse una questione di vita o di morte!

I genitori informati di oggi sanno che ci possono essere tanti modi per presentare un determinato alimento al proprio figlio, con semplici mosse possono far nascere in lui sensazioni di curiosità e di piacere aiutandolo quindi a far presto amicizia con quel preciso gusto. In Italia ci sono molte associazioni che realizzano progetti di educazione alimentare nelle scuole con l’intento di rispettare il più possibile le emozioni dei bambini aumentando la loro consapevolezza e inducendoli a comprendere da soli quando mangiano per golosità e quando per appetito.

Dunque non è giusto parlare di alimentazione corretta per il bambino in quanto “corretta” rimanda a un senso di sacrificio; meglio parlare di un’alimentazione che faccia stare bene e che soddisfi. Il direttore Donegani dell’associazione Food&School di Milano afferma: “Se dai a tuo figlio la mela per merenda, durante la ricreazione andrà a mendicare le merendine dai compagni e si sentirà uno sfigato. Se invece parti dall’esperienza e gli parli dei vari frutti, o t’inventi un albero, sul quale egli possa disegnare il frutto che più gli piace (la fragola, la ciliegia, ma anche il mango e la papaya) crei una curiosità, un interesse.Senza pregiudizi, assaggerà il frutto e scoprirà che è buono, forse molto più delle merende”.

Inoltre, “Sbagliato dire che l’ovetto di cioccolato fa male, perché il bimbo pensa che nel momento in cui l’ha mangiato non è stato così male e quindi crede che il genitore stia mentendo. Più corretto è indurlo a chiedersi perché sceglie l’ovetto (sarà la sorpresa?) e spiegargli che può agire in altro modo, per esempio comprando un cioccolato altrettanto buono, ma meno caro, e tenendo via i soldi per un gioco vero. Poi gli si potrà indicare come scegliere le merendine, leggendo gli ingredienti. Le liste che cominciano con zuccheri e grassi sono più pesanti, e meno sane, di quelle che hanno tra i primi componenti la farina (che possono essere assimilate alla torta casalinga). Quando i bambini smascherano un prodotto, verificando che non corrisponde a quel che dichiarano in pubblicità (per esempio si dice che è pieno di latte, ma ne contiene una piccola percentuale) reagiscono in modo molto severo. Quanto alle bibite, funziona un esperimento pratico: una bevanda alla frutta, per esempio un’aranciata, contiene il 12% di succo, il resto è acqua. Chiediamo ai bambini di versare in una caraffa 8-9 bicchieri d’acqua e uno di succo e di assaggiarlo. Sarà una sorpresa scoprire che il sapore è molto simile all’acqua e molto diverso da quello delle bevande comuni, a cui sono stati aggiunti coloranti, zucchero, aromatizzanti. In questo modo si stimola lo spirito critico, che i piccoli sanno esercitare molto bene”.

Una volta capito che spesso non si mangia per appetito, sta a loro decidere se accettare passivamente quel che la pubblicità o il mercato propone o fare una scelta più attiva. E diventare consumatori più consapevoli.

Fonti: Wise Society – People for the future.

Puoi contattare Serena Nanetti qui: Email: naturopatiapilates@gmail.com Sito: www.facebook.com/SerenaNaturopatiaPilates Dove lavoro: – Centro posturale Satya Om Via Grillini, 2 Pianoro Bologna – Insegnante Pilates e Naturopata – Palestra Green Energy via Fornace, 14/M San Lazzaro Bologna – Insegnante Pilates

Serena Nanetti

La mia intenzione è quella di continuare a studiare e approfondire le affascinanti tematiche riguardante l’Arte naturopatica e del movimento. “Là dove il sangue circola, la malattia non appare” – Still Con il metodo Pilates … “ in 10 sedute ti senti meglio, in 20 sedute migliori il tuo aspetto fisico, in 30 sedute avrai un corpo completamente nuovo” – J. Pilates