Ma il sodio contenuto nelle acque minerali è davvero così dannoso?

Negli ultimi anni, con l’arrivo sugli scaffali di decine di marche diverse di acque minerali, l’attenzione dei maniaci del sodio si è focalizzata sulla percentuale presente nell’acqua stessa e sulla sua purezza.

Sembra che più sodio c’è, più quell’acqua sia vicina al demonio!

Facciamo qualche considerazione sull’acqua che beviamo per capire meglio di che quantità limitata di sodio stiamo parlando e di cosa può comportare uno sbagliato utilizzo dell’acqua. Quanta acqua dobbiamo bere ogni giorno? C’è chi dice 1,5 litri, chi 2, chi sostiene che bisogna bere almeno 3 litri di acqua al giorno. Beh, nessuno ha ragione!

Ci sono diversi fattori che influenzano la “giusta” quantità di acqua da assumere quotidianamente:

  • ogni organismo è diverso dall’altro;
  • abbiamo stili di vita differenti;
  • quantità di calorie assunte con la dieta (circa 1 litro per ogni 1000 kcal introdotte);
  • percentuale di proteine all’interno del regime alimentare che ognuno segue; più proteine si assumono più scorie azotate si formeranno e più liquidi serviranno per smaltire tali sostanze dannose per l’organismo;
  • il tipo di sport praticato: chi svolge attività di endurance o comunque ad elevato impegno cardiovascolare avrà bisogno di un elevato quantitativo di liquidi e minerali che dovranno reintegrare quelli persi durante l’attività; a questo proposito specifichiamo che in questi casi la sola acqua non è sufficiente e si dovrà ricorrere ad integratori di sali minerali da assumere prima, durante e dopo la prestazione. Sappiate che alcuni professionisti che partecipano a maratone o gare ciclistiche si creano in casa delle bibite appositamente arricchite con qualche cucchiaino di zucchero e sale da cucina allo scopo di aumentare l’apporto di sodio durante la performance per mantenere una giusta quantità di minerale nel plasma.

Quando in un organismo si verifica uno squilibrio causato da un abbassamento della percentuale di acqua si possono avere problemi di termoregolazione con un aumento della temperatura (ipertermia) e ad una riduzione della quantità di plasma fino ad arrivare, nei casi gravi, a compromettere la capacità fisica del soggetto. Purtroppo dobbiamo segnalare che in ambiente Body Building l’argomento acqua/sodio è trattato in maniera decisamente “aggressiva”; nei giorni precedenti la gara c’è l’usanza di bere incredibili quantità di acqua (10/15 litri), anche distillata per paura che il sodio possa diminuire la definizione muscolare, in modo che il meccanismo di diuresi sia spinto al massimo. Questo procedimento ha delle basi scientifiche e viene utilizzato nei casi di calcolosi renale per aiutare l’espulsione del calcolo; il dramma però è che ciò viene fatto spesso senza nessun controllo medico.

Nei casi di idiozia più estrema c’è anche chi assume diuretici prima della gara per eliminare più liquidi possibile; in questo caso il rischio è altissimo (a volte anche letale!).

Quando ci troviamo di fronte a casi di eccessivo consumo di acqua, il rischio a cui andiamo incontro è una riduzione drastica della concentrazione di sodio nel sangue (iponatriemia o iposodiemia) con sintomi che vanno dal mal di testa, allo stato confusionale, nausea, vomito, fino a casi più estremi di coma con sviluppo di edema polmonare.

Quindi dovremmo fare un po’ più attenzione all’importanza del sodio; è un minerale fondamentale per il nostro organismo che ha diverse funzioni.

Unica eccezione forse sono i casi di ipertensione, anche se la quantità di sodio disciolto nelle acque minerali è davvero relativo soprattutto se paragonati a quanto sodio è presente in alimenti di uso comune (insomma, come dire una goccia nel mare).

Prendiamo un alimento come la bresaola, da tutti considerato ottimo dal punto di vista nutrizionale..beh sappiate che 100 grammi di bresaola magra contengono 1,5 grammi di sodio, la stessa quantità presente in 15 litri di acqua minerale! Se pensiamo che la dieta di uno sportivo comprende anche tonno in scatola, fesa di tacchino, prosciutto crudo e altri insaccati, beh, viene da sorridere no? (vedi valori nutrizionali degli alimenti)

Tutta questa campagna diffamatoria nei confronti del sodio sa molto di trovata pubblicitaria delle case produttrici di acque minerali che in tutti i modi stanno cercando di ostacolare l’utilizzo delle comunissime acque di rubinetto (spesso molto più controllate e tutelate di quelle confezionate).

Ora, un consiglio utile che si può dare è quello di introdurre più potassio attraverso frutta e verdura allo scopo di contrastare il sodio presente negli alimenti che consumiamo abitualmente, ma lasciate stare quella povera particella di sodio che è dentro alle bottiglie di acqua minerale…ma non vi fa anche un po’ pena?

Riccardo Buzzi

Fondatore di Into the Fitness e mi occupo della gestione di tutta la parte tecnica, commerciale ed organizzativa; ovviamente supportato da collaboratori di primo piano! Un lavoro, il mio, nato per caso, che mi ha portato ad abbandonare quasi del tutto la mia precedente attività di consulente immobiliare. Da tempo, infatti sentivo l’esigenza di riunire sotto un unico “cappello” un team di professionisti seri e preparatissimi che potesse fare chiarezza in un mondo, quello del fitness e dell’alimentazione, ricco di ignoranza e convinzioni sbagliate. Fin da piccolo lo sport ha fatto parte della mia vita, ho praticato e pratico tutt’ora diverse discipline tra cui ginnastica artistica, palestra, pesistica, Kickboxing, Thai Boxe…e chi più ne ha più ne metta. Ultimamente ho scoperto l’allenamento funzionale, o come piace dire a molti Functional Training. Mi sono talmente appassionato che nel corso del 2014 ho deciso di iscrivermi al corso tenuto da FBI – Fitness Best Innovation, ed ottenere così il diploma di Istruttore di Functional Training con specializzazione Kettlebell, Sandbag, Bilancieri, Bosu e corpo libero. A breve completerò il percorso con il TRX. Da buon bolognese che si rispetti la mia seconda passione è la cucina, e vivere in questa città non è il massimo per chi cerca di seguire una sana alimentazione…perché si sa…Bologna è anche chiamata “La Grassa”. Ma non mi arrendo e cerco di fare convivere tortellini e lasagne con uno stile di vita “light”! E vi dirò…non è poi così difficile…ogni volta che mi viene un dubbio…posso sempre rivolgermi ad uno dei nostri professionisti!